Carlo Cantalamessa (Roma 1909-1982). Figlio di Guido, generale, di nobile famiglia ascolana e di Matilde Pansoni (di Monte S. Giusto, Macerata), formatosi alla Scuola della Medaglia in Roma, alieno da rigidi dettami accademici si dedicò ad esemplare soggetti religiosi di ascendenza primitiva. Palese la sua predilezione per Pisanello, Nanni Di Bartolo, Desiderio di Settignano, Bernardo Rossellino e tra i contemporanei Francesco Messina, Giacomo Manzù.
Da ricordare soprattutto tra le sue opere S. Francesco e gli uccelli, S. Francesco e il lupo di Gubbio, la Madonna della Gioia, Visita di Maria a S. Elisabetta, la Mater Dolorosa e le Via Crucis della chiesa del Crocifisso di Ancona e della Collegiata di Sarnano, varie versioni della Madonna della Misericordis in area maceratese. Tra le creazioni di maggior rilievo si evidenzia il portale della basilica della Madonna della Misericordia di Macerata (1952), quasi un retablo quattrocentesco.
Sesto Amerigo Luchetti (Montecassiano 1909- Macerata 2006). Formatosi all'Istituto d'Arte Bernardino di Betto di Perugia e diplomatosi all'Accademia delle Belle Arti della stessa città nella sezione Scultura, si diede ad una molteplice attività, partecipando a numerose mostre con premi e riconoscimenti, insegnando nelle scuole pubbliche e realizzando, dal 1930 fino alla morte, numerose opere di vario argomento con prevalenza di temi religiosi. Un lungo elenco enumera Arte commemorativa e funeraria, arte sacra a servizio della Chiesa (portali per chiese, Tabernacoli, Via Crucis, temi biblici e mariani, statue di santi), ritratti, busti, statue celebrative; medaglistica varia. Nella Basilica della Misericordia di Macerata è suo il medaglione in rame raffigurante il vescovo S. Vincenzo Maria Strambi in atto di accendere la lampada davanti al SS. Sacramento del santuario mariano. |